Teologia w Polsce - Półrocznik Towarzystwa Teologów Dogmatyków. Nowa seria


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szukane wyrażenie: Veterum sapientia | znaleziono 2 opisów(-y) | strona: 1 spośród: 1


ID=124
autor: Nastałek, J.
tytuł: Język łaciński językiem Kościoła i teologii. 50 lat Konstytucji apostolskiej Veterum sapientia
Teologia w Polsce 6,2 (2012) 129-139          pełny tekst artykułu   spis treści rocznika

słowa kluczowe: język łacińskiVeterum sapientia

summarium/abstract:
LATIN AS A LANGUAGE OF THE CHURCH AND OF THEOLOGY. 50 YEARS OF APOSTOLIC CONSTITUTION VETERUM SAPIENTIA. Summary
The "Veterum Sapientia" is a document that was promulgated by a pope John XXIII on 22 February 1962. In this Apostolic Constitution the pope underlined importance of a study and an use of Latin in the Church. The article reminds the most important contents of this Constitution and makes analysis of official documents of the Church on this argument.
50 years after publication papal's document it is necessary to constatate that Church teaching about the role of Latin in theology, in liturgy and in formation of clergy has not changed. Latin is important also for the Church of XXI century as a language that makes possible access to the immense theological and cultural patrimony and as a language of the divine worship.


ID=35
autor: Rychlicki, Cz.
tytuł: Uniwersytety katolickie i wydziały nauk kościelnych we współczesnym kontekście kulturowym
Teologia w Polsce 2,2 (2008) 283-298          pełny tekst artykułu   spis treści rocznika

słowa kluczowe: uniwersytet katolickiwydział teologicznyteologia na uniwersytecieSapientia christiana

summarium/abstract:
Le università cattoliche e le facoltà ecclesiastiche nel contesto culturale contemporaneo
La Chiesa ha svolto un ruolo eccellente nella nascita delle Università. Molti antichi Istituti di studi superiori sono stati creati o dai Papi o con il coinvolgimento della Chiesa. E quindi nulla straordinario, come osserva Giovanni Paolo II, che: "Nata dal cuore della Chiesa, l'Università cattolica si inserisce nel solco della tradizione risalente all'origine stessa dell'Università come istituzione, e si é sempre rivelata un centro incomparabile di creatività e di irradiazione del sapere per il bene dell' umanitá" (Cost. Apost. Ex corde Ecclesiae).
Anche oggi la Chiesa conscia della propria partecipazione alla costruzione della cultura e della civiltà, lungi dal rivendicare una situazione di privilegio sociale, rivendica per sé solo il diritto di essere ascoltata nel suo messaggio di fede e di carità. Per questo scopo rivendica anche il diritto di "istituire e dirigere Università di studi, che contribuiscano ad una più profonda cultura degli uomini e a una più piena promozione della persona umana ed altresì ad adempiere la funzione d'insegnare della Chiesa stessa" (CIC, can. 807).
La legislazione canonica fa distinzione fra le Università e Facoltà ecclesiastiche e le Università e Facoltà cattoliche. Le Università e Facoltà ecclesiastiche sono "quelle che si occupano particolarmente della Rivelazione cristiana e di quelle discipline che ad essa sono connesse" (Cost. Apost. Sapientia christiana, Introd. III). Le Università e Facoltà cattoliche, invece, insegnano diverse discipline, cercando di illustrare la conoscenza umana alla luce del Vangelo. Lo scopo delle ricerche é di "attuare una presenza pubblica, stabile ed universale del pensiero cristiano, in tutto lo sforzo diretto a promuovere la cultura superiore, ed inoltre a formare tutti gli studenti, in modo che diventino uomini e donne veramente insigni per sapere, pronti a svolgere compiti impegnativi nella società e a testimoniare la loro fede di fronte al.… Mondo" (Il Conc. Vat. II, Dichiarazione su l'Educazione cristiana Gravissimum educationis, n. 10).
É da notare, che in tutti i documenti della Chiesa non si parla di cultura cattolica, bensí di sapienza cristiana da immettere nella cultura al mondo contemporaneo i valori universali della religione e di coniugare le esigenze della storia con quelle della fede, e per quanto é possibile, armonizzarli con essa e di proiettare su di essi la luce del Vangelo. Per compiere quest'opera ci vuole quello ruolo dei teologi, che procedendo con metodo scientifico e con competenza, cercano di svolgere un ruolo di mediazione tra Vangelo e cultura, attraverso la filosofia e la teologia, servendosi anche dei dati delle nuove scienze umanistiche.


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